4.06

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La proposizione può essere vera o falsa solo essendo una immagine della realtà.

4.061    Se si trascura che la proposizione ha un senso indipendente dai fatti, si può facilmente credere che vero e falso siano relazioni d'egual ordine tra segno e designato.

Si potrebbe allora dire, ad esempio, che "p" designa nel modo vero ciò che "~p" designa nel modo falso, etc.

4.062 (1)    Non ci si può intendere con proposizioni false - come, sinora, con proposizioni vere - purché si sappia d'intenderle false? No! Vera, infatti, una proposizione è se le cose stan così come noi diciamo mediante essa; e, se con "p" intendiamo ~p e le cose stan così come intendiamo noi, allora "p" è, nella nuova concezione, vera e non falsa.

4.063    Un'immagine per spiegare il concetto di verità: Una macchia nera su carta bianca; la forma della macchia si può descrivere indicando, per ogni punto della superficie, se esso è bianco o nero. Al fatto che un punto è nero corrisponde un fatto positivo; al fatto che un punto è bianco (non nero), un fatto negativo. Se io designo un punto della superficie (un fregeano valore di verità), ciò corrisponde all'assunzione che è proposta al giudizio, etc. etc.

Ma per poter dire che un punto è nero, o bianco, devo previamente sapere quando un punto si chiama nero, e quando bianco; per poter dire: "p" è vera (o falsa), devo aver determinato in che circostanze io chiami vera "p", determinando così il senso della proposizione.

Il punto, nel quale la similitudine zoppica, è questo: Noi possiamo indicare un punto della carta anche senza sapere che cosa è bianco e nero; ma ad una proposizione senza senso nulla corrisponde, poiché essa non designa una cosa (valore di verità) le cui proprietà si chiamino per esempio "falso" o "vero"; il verbo d'una proposizione non è "è vera"  o "è falsa" - come Frege credeva -; ciò che "è vero" deve invece già contenere il verbo.

4.064 (1)    Ogni proposizione deve già avere un senso; l'affermazione non glielo può dare, ché essa anzi afferma appunto il senso. E la stesso vale della negazione, etc.